Il progetto “Genitorialità” dell’associazione “Universo Minori” alla casa circondariale di Catanzaro

Disegni, giochi, merenda a base di dolci. Sembra una giornata come tante tra genitori e figli quella che si è svolta oggi, il luogo in cui si svolge però è la casa circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro, diretta dalla dottoressa Angela Paravati. Questo momento di socialità in vista del Natale è una tappa del progetto “Genitorialità” portato avanti dall’associazione “Universo Minori”, presieduta dalla giurista Rita Tulelli.

La presidente Tulelli ha ringraziato la direzione dell’Istituto “per una collaborazione che va avanti da anni e che è l’esempio dei risultati proficui che istituzioni e realtà del terzo settore possono raggiungere attraverso un cammino comune”. Il progetto proseguirà nel corso dei prossimi mesi sempre con la finalità di creare una maggiore connessione emotiva con il contesto esterno, anche attraverso l’analisi dei valori e dei pensieri disfunzionali.

La direttrice Paravati ha dichiarato che il progetto intende elaborare e ridefinire i valori, le emozioni ed i pensieri dei detenuti rispetto al proprio ruolo genitoriale. Le attività di gruppo sono state tenute settimanalmente fin da ottobre da risorse qualificate, tra cui la psicologa Maria Teresa Villì, dell’associazione “Universo Minori”, con l’obiettivo di accrescere la relazione emotiva tra detenuti e figli e sono state quindi una preparazione all’incontro di oggi. Il ruolo di genitore, seppur limitato dalla detenzione, deve rimanere sempre attivo e vigile ed è spesso la motivazione migliore per un reinserimento sociale onesto.

L’obiettivo è condurre i detenuti a conoscere le emozioni principali (rabbia, paura, tristezza, gioia), sapere come e quando si presentano, quali effetti hanno sul corpo e sui pensieri, riconoscerle in sé e negli altri. Esprimere correttamente le proprie emozioni è un traguardo in un processo di crescita e socializzazione, che aiuterà a saperle gestire correttamente nel contesto sociale.

Da “Gazzetta del Sud” del 18 dicembre 2019
Da “Il Quotidiano del Sud” del 19 dicembre 2019
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