Cineforum contro il bullismo promosso dall’associazione “Universo Minori” all’IPSIA di Catanzaro

L’Associazione Universo Minori con la Presidente Rita Tulelli continua la sua campagna contro il bullismo. Stamattina presso l’Istituto IPSIA “G.Ferraris” di Catanzaro si è proiettato il film del regista tropeano Enzo Carone dal titolo “ Piacere….io sono Piero” che affronta questo fenomeno. Dopo la proiezione del film c’è stato un vivace dibattito con la psicologa Marina Villelli Prevenzione Sanitaria Cic, Domenico Vetrò giovane segretario CDU che sta promuovendo la cultura a Catanzaro. Dal dibattito è emerso che nei gruppi giovanili si sviluppano sempre dinamiche interne di conflitto, il cui scopo è di affermare gerarchie di spazi e di poteri. Può trattarsi di sana competizione, come avviene nella sana pratica dello sport; o almeno in altri tempi in graduatorie di rendimento scolastico misurabili con i voti. Spesso invece il fenomeno degenera in prepotenza e violenza nei confronti di coetanei ritenuti deboli ed incapaci di reagire, e si giunge all’uso di mani oppure di oggetti atti a offendere. I ragazzi entusiasti dall’argomento hanno posto domande ai relatori con grande interesse. E’ emerso che prima il bullismo era solo maschile oggi presenta una versione femminile, con prepotenza nei confronti di coetanee. Nell’atteggiamento dei bulli è facile riscontrare elementi di intima fragilità psicologica, che si cerca inconsciamente di superare attraverso ostentazioni di tracotanza e forza. Gli educatori , a cominciare dalla famiglia, devono essere capaci di riscontrare il problema prima che si manifesti in maniera patologica, e intervenire allo scopo di fornire modelli di serenità ed integrazione nel contesto sociale, a cominciare proprio da quei gruppi giovanili che il bullo generalmente guasta con il suo comportamento abnorme. Il segretario del CDU Catanzaro Vetrò si è soffermato nel dire che una corretta educazione nasce dunque dal recuperare il concetto di competitività positiva, senza prevaricazione e nel rispetto delle regole. Un messaggio importante è stato lanciato alle famiglie che devono concorrere a formare il carattere dei giovanissimi in modo che sappiano reagire in modo corretto, mostrando energia senza scadere nella violenza ed essendo pronti a rivolgersi a chi di ragione: associazioni, educatori, insegnanti o in casi estremi, alla legge. Il bullo in fondo, è fragile ha concluso il Presidente Rita Tulelli e se da una parte va capito, rieducato ed aiutato, dall’altra, nel suo stesso interesse, bisogna capisca che alla sua prepotenza si può opporre anche la forza della ragione e delle regole della comunità.

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